Come la fornace fabbrica il vetro di Murano ?
Il vetro di Murano è composto principalmente da sabbia silicea purissima che diventa liquido quando viene fuso a temperature elevate.
Nel passaggio dallo stato liquido allo stato solido c'è un intervallo in cui il vetro di Murano diventa morbido e malleabile dando così la possibilità al maestro di plasmarlo, infatti una maggior presenza di quantità di ossido di sodio permette al vetro di Murano di solidificarsi più lentamente e questo è un fattore molto importante poiché concede più tempo al maestro di poter lavorare.
Sono varie le materie prime che possono essere aggiunte alla sabbia silicea, come ad esempio il sodio che rende la superficie del vetro opaco, nitrato e arsenico che sono necessari per eliminare le bolle e altri ossidi metallici grazie ai quali il vetro di Murano assume diverse colorazioni. Ogni colore deriva dall'aggiunta di un diverso ossido il quale ne determina l'intensità in base alla quantità usata.
Per quanto riguarda la lavorazione abbiamo la suddivisione in due fasi, la prima lavorazione nella quale rientrano quei procedimenti che utilizzano la materia prima come sabbia, soda, vetro grezzo e altri composti, poi vi è la seconda lavorazione che consiste nell'elaborazione a lume, ovvero una delle tecniche muranesi dove il maestro si trova a quattrocchi con la materia vitrea e la lavora con le bacchette di vetro, vetrofusione e lavorazioni "a freddo" come decorazione, incisione e molatura.
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